Note, voci, immaginie tanto altro per raccontare uno dei più importanti cantautori della storia italiana.
L’idea di questo concerto racconto si deve a Luigi Viva, autore dei due libri: “Non per un dio ma nemmeno per gioco- Vita di Fabrizio De André” e “Falegname di parole – le canzoni e la musica di Fabrizio De André”, editi da Feltrinelli.
Nei suoi lavori, Luigi Viva ha messo in evidenza la grande passione di Fabrizio De André per il jazz. Per questo, la band che accompagna la sua narrazione, ripropone in chiave jazz, sotto la direzione musicale del chitarrista Luigi Masciari, al quale si devono tutti i nuovi arrangiamenti, classici quali: “La Guerra di Piero”, “Valzer Per Un Amore”, “La Città Vecchia”, “Creuza de Mä”, “La Canzone di Marinella” “Il Pescatore” “Mégu Megún” e la “Canzone dell’Amore Perduto”. Insieme a loro, sul palco, una formazione che vede il meglio della scena jazz nazionale: Francesco Bearzatti (sax tenore e clarinetto), Alessandro Gwis (pianoforte e electronics), Francesco Poeti (basso) e Pietro Iodice ( batteria).
Il cd contenente le musiche dello spettacolo è uscito a nome Luigi Viva e Luigi Masciari per Jando Music/Via Veneto Jazz; special guest Giulio Carmassi ( Pat Metheny Unity Group) e Michael League, leader degli Snarky Puppy.
“Viva De André” ha fatto il suo esordio il 7 luglio 2018 al Südtirol Jazz Festival di Bolzano. Da allora, numerosi i sold out: Umbria Jazz Winter #26, Umbria Jazz Winter #30 con Danilo Rea, entrambe al Teatro Mancinelli a Orvieto, Blue Note Milano, Auditorium Parco della Musica Roma (special guest David Blamires già nel Pat Metheny Group), Fondazione Feltrinelli a Milano, Pala Cinema di Locarno per Ascona Jazz alla presenza di Dori Ghezzi, etc.
“Il reading – spiega Luigi Viva – Insieme alle fasi più importanti della sua vita, dall’infanzia, alla passione per il jazz e Georges Brassens, cerca di riproporre un De André fuori dagli schemi, evidenziandone l’impegno civile e politico, grazie anche ad immagini e inediti contributi audio nel quale è lo stesso cantautore a raccontarsi”