La Fondazione Fabrizio De André si propone di realizzare, grazie alla collaborazione di alcuni prestigiosi Conservatori italiani, la trascrizione integrale delle partiture delle opere di Fabrizio De Andrè nelle tonalità originali.
L’idea nasce dal dott. Luigi Viva, autore di una biografia di Fabrizio De Andrè edita da Feltrinelli. Saranno i conservatori di musica “Nicolò Paganini” di Genova, “Luigi Cherubini” di Firenze, “Arrigo Boito” di Parma, “Lucio Campiani” di Mantova, “Giovan Battista Martini” di Bologna e “F.E. Dall’Abaco” di Verona a occuparsi, attraverso le classi di composizione, dei lavori di trascrizione dai dischi.
L’operazione verrà realizzata dalla Fondazione in collaborazione con l’Istituto per la tutela dei diritti degli artisti interpreti esecutori (IMAIE). L’impegno dei giovani musicisti verrà premiato con l’assegnazione di borse di studio destinate agli allievi più meritevoli e bisognosi di sostegno.
15 marzo 2005
Entra nel vivo il progetto Conservatori
Tra i progetti in seno alla Fondazione, in collaborazione con IMAIE – Istituto per la Tutela dei diritti degli Artisti Interpreti Esecutori – c’è anche come annunciato quello dedicato alla trascrizione musicale degli arrangiamenti originali delle opere di Fabrizio.
Il progetto è ormai pronto a entrare nella parte più viva dato che il materiale necessario all’opera è già stato inviato dalla Fondazione ai sei istituti di musica. L’obiettivo è quello di costituire un archivio degli arrangiamenti originali delle canzoni di Fabrizio presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena, dove si è costituito il Centro Studi Fabrizio De André.
Tutti i materiali verranno messi a disposizione di studiosi e musicisti.
Questo progetto conosce la direzione di Luigi Viva e la supervisione di un comitato scientifico composto da Mark Harris, Piero Milesi, Mauro Pagani, Nicola Piovani e Giampiero Reverberi.
Al conservatorio di Genova sono stati assegnati gli album “Fabrizio De André Vol.I”, “Tutti morimmo a stento” e “Fabrizio De André Vol.III”; a quello di Firenze “La Buona Novella”, “Non al denaro non all’amore né al cielo” e “Storia di un impiegato”; a quello di Parma “Canzoni”, “Fabrizio De André Vol.VIII” e “Rimini”; a Mantova invece andranno “L’indiano” e “Le Nuvole” mentre a Bologna “Anime salve” e “Creuza de mä” per poi chiudere con l’assegnazione al conservatorio di Verona degli album “Concerto PFM Vol.I”, “Concerto PFM Vol.II” e cinque pezzi singoli: “Il fannullone”, “Geordie”, “Per i tuoi larghi occhi”, “Il pescatore” e “La canzone di Marinella” (nella versione con Mina).